Settimana della Cultura Scientifica 2013
Prolusione di apertura dei lavori della
SETTIMANA DELLA CULTURA SCIENTIFICA 2 0 1 3
a cura del Presidente
11 marzo 2013
presso "Villa Esmeralda", sede legale della SRSN
Autorità, Stimati Consoci, Cari Studenti, Signore e Signori,
dichiaro aperti i lavori della 3ª edizione della Settimana della Cultura Scientifica 2013 su tema monografico "Faune e Zoocenosi del Lazio" organizzata dalla Società Romana di Scienze Naturali nel 46º anno dalla costituzione formale dell'istituzione e nel 41° anno dal trasferimento della sede legale nella solenne cornice di "Villa Esmeralda" che ospita i lavori di questa manifestazione. Dal 2011 questa "Settimana" viene autonomamente organizzata e gestita dalla Società Romana di Scienze Naturali - ente di ricerca pura - dopo un quadriennio di collaborazione con altri enti - scuole superiori ed associazioni della Provincia di Roma - in posizione peraltro subordinata nonostante il primato di efficienza, rigore dottrinario ed attualità delle tematiche di volta in volta da noi proposte. Approfitto quindi dell'occasione per sintetizzare le "linee guida" che orientano il nostro concreto operare nel perseguimento degli obiettivi a fondamento di questa manifestazione; linee guida non condivise dalla maggioranza degli operatori scolastici. La Settimana della Cultura Scientifica rappresenta un momento educativo importante: stimola l'attenzione dello studente nei confronti dei problemi aperti della scienza e della tecnologia; trasmette emozioni e spirito di emulazione nei confronti di quella comunità - donne e uomini di buona volontà, spiccata curiosità e peculiare stile di vita - che in primis contribuisce al suo sviluppo. Stabilito ciò, si ribadiscono i seguenti punti programmatici alla base della sua realizzazione:
- La Settimana della Cultura Scientifica deve essere rigorosamente monotematica riflettendo pertanto gli interessi dell'ente patrocinatore o quelli di una comunità scientifica allargata; in quest'ultimo caso, le parole d'ordine suggerite annualmente dall'UNESCO costituiscono linee guida fondamentali;
- La Settimana della Cultura Scientifica deve, per il suo apparato di base - strutture, metodologia, personale - rappresentare un momento nettamente distinto dalla didattica ordinaria, non un mero approfondimento delle tematiche sviluppate nei corsi tradizionali di insegnamento;
- La Settimana della Cultura Scientifica deve rappresentare un momento di intensa partecipazione dello studente, sempre soggetto attivo anche se "semplice" spettatore, in quanto coinvolto, in prima persona, nelle attività di una iniziativa straordinaria per ricchezza di contenuti e spessore culturale dei relatori.
In tale contesto, quale ruolo svolge ed intende svolgere anche in futuro la Società Romana di Scienze Naturali? In considerazione dell'interesse crescente manifestato dalla comunità dei naturalisti nei confronti del patrimonio ambientale, geologico e biologico, del Paese, quindi del suo paesaggio "naturale" nelle componenti della geodiversità e della biodiversità, è stata riproposta, su basi rinnovate, l'iniziativa di un ciclo di conferenze destinate ad illustrare alcuni aspetti di un tema sempre attuale, la biodiversità animale del Lazio, una delle aree più interessanti dell'intera Ecoregione Mediterraneo Centrale. La SRSN, anche per la sua collocazione geografica, strategica sotto molteplici aspetti, restando fedele alla sua missione - fondata sulla concentrazione degli intenti in attività di ricerca pura e formativa di alto livello - centra pienamente uno degli obiettivi di punta della biologia contemporanea ovvero la descrizione della biodiversità di aree circoscritte anche comparata a quella di aree più estese, dei fattori che la determinano e dei rischi connessi alla sua erosione e conseguente banalizzazione. In tale contesto, la SRSN ha sviluppato feconde linee di ricerca che hanno interessato le faune di numerosi comprensori della regione in una sequenza regolare sebbene con una certa sovrapposizione temporale delle attività: Tolfetano-Cerite-Manziate (anni '70 del secolo passato), Sabina meridionale e territorio Cicolano (anni '80), Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini e "arcipelago mentanese-cornicolano" (anni '90 e primo decennio del secolo corrente); nel caso poi di alcuni taxa - Scorpiones, Amphibia, Reptilia, Chiroptera - le indagini faunistiche ed ecologiche hanno virtualmente interessato l'intero territorio regionale incluso l'habitat urbano più esteso e ricco di biodiversità dell'Ecoregione Mediterranea; la Città di Roma. La Società Romana di Scienze Naturali è prossima al suo cinquantennio ma non è invecchiata. Grazie alla "Settimana" si è trovata a gestire, tra le istituzioni di punta del settore, un argomento ormai "di moda", intesa non come atteggiamento banale bensì come lo specchio del costume di un'epoca di significative ma non sempre positive, trasformazioni. In tale ambito, numerosi fattori hanno avuto carattere particolarmente distruttivo, alterando la fisionomia della natura (paesaggio, flora, fauna) peraltro ancora straordinaria, del nostro paese. Siamo in grado di quantificare le dimensioni, in termini di perdita di specie ed habitat, del Lazio scomparso, ad esempio delle cenosi della Città di Roma e della Campagna Romana che "sopravvivono" oggi solo negli erbari e nelle collezioni zoologiche. In considerazione dei risultati conseguiti in quest'ultimo decennio, condensati in numerose pubblicazioni e divulgati in occasione di molteplici incontri, potremmo ragionevolmente indulgere nell'autocompiacimento, pericolo che dobbiamo evitare, sempre concentrati su nuovi obiettivi e nuove ricerche. Il mio discorso introduttivo si conclude pertanto a questo punto con l'illustrazione del programma della nostra "Settimana". La relazione dello scrivente sui recenti sviluppi delle ricerche della SRSN sulla fauna della Campagna Romana a nord est della Città di Roma, introduce al ciclo di conferenze; il successivo intervento previsto in questa prima giornata ha come relatore Marco Dinetti, noto editor della testata Ecologia Urbana di cui illustrerà il programma editoriale. Il tema della nostra "Settimana" richiede una introduzione generale su alcuni aspetti della geodiversità e del paesaggio vegetale; di conseguenza, sulle numerose aree naturali protette che rappresentano quasi il 30% dell'intero territorio regionale, SIC e ZPS inclusi. Nella giornata del 12 marzo sono infatti previste tre relazioni, a cura di altrettanti apprezzati colleghi che introducono problematiche generali: Riccardo Copiz descriverà il sistema delle IPA (Important Plant Areas) del Lazio; Corrado Battisti illustrerà i risultati delle sue ricerche sull'ecosistema della palude di Torre Flavia nel quadro delle aree protette gestite dalla Provincia di Roma; Marco Giardini, esperto conoscitore della natura dei Monti Cornicolani, si soffermerà sulle caratteristiche geobotaniche e faunistiche del sinkhole più profondo al mondo, il Pozzo del Merro nel Comune di Sant'Angelo Romano. Questi ricercatori hanno deciso di regalarci un saggio della loro bravura proprio in occasione del mio 61° genetliaco; li ringrazio per l'atto di omaggio alla mia umile persona. Gli esperti zoologi cooptati per la giornata successiva svilupperanno tematiche incentrate sugli adattamenti di gruppi relativamente speciosi, ricchi peraltro di peculiari strategie ecologiche ed evolutive; Odonati ed Ortotteri (cavernicoli e d'alta quota); questi argomenti saranno lumeggiati da Davide Brocchieri, Fabio Collepardo Coccia, Claudio Di Russo e Mauro Rampini. Giovedì 14 marzo, è il turno dello scrivente e di Luca Tringali al quale si devono molte originali ricerche sui Molluschi terrestri, acquadulcicoli e marini delle più diverse Ecoregioni della Terra, attualmente impegnato in uno dei progetti di ricerca più ambiziosi della SRSN ovvero lo studio della biologia ed ecologia di una popolazione di Salamandrina perspicillata della Campagna Romana recentemente scoperta nell'ambito delle estese ricerche della SRSN sulla fauna dell'area; gli Anfibi costituiranno infatti l'oggetto della sua relazione. La giornata di venerdì 15 marzo si preannuncia di estremo interesse in quanto l'illustrazione delle faune vertebrate sarà completata dall'intervento di tre relatori ampiamente noti anche Oltralpe; Luca Luiselli, erpetologo di chiara fama per le sue ricerche sugli ofidi italiani e dell'Africa Centrale; Giovanni Amori, padrone delle conoscenze sulla microteriofauna europea nei suoi aspetti storico-evolutivi e di biologia della conservazione; Dario Capizzi, funzionario dell'ARP - Lazio, ente benemerito per le sue attività editoriali, in particolare l'Atlante dei Mammiferi del Lazio di imminente realizzazione; queste faune saranno oggetto delle loro approfondite conversazioni con particolare attenzione alla componente costituita dalle specie alloctone, ormai consistente per numero di taxa e dimensione di alcune popolazioni infestanti. Su questa falsariga si imposta il programma dell'ultima giornata destinata ad illustrare il prezioso contributo offerto dalle collezioni "storiche"; le ricche serie di vertebrati della Campagna Romana ed aree limitrofe costituiscono indubbiamente la componente più interessante della Collezione Vertebratologica "Benedetto Lanza" gestita dalla SRSN; lo scrivente e Federica Emiliani, in primis fisico nucleare e, en passant, zoologa, ne dettaglieranno le caratteristiche più salienti.
La tempistica generale vi è nota, da lunedì 11 marzo a sabato 16 marzo dalle ore 16 alle ore 18 con possibilità di prolungamento in caso di dibattito; in occasione dell'ultima giornata, domenica 17 marzo p.v., la sede dell'appuntamento - "Villa Esmeralda" - non coincide con la sede delle attività che, dato il tema, si svolgeranno sul campo in una località del Lazio che sarà comunicata negli incontri di venerdì 15 e sabato 16 marzo. Infine, mi corre l'obbligo di ringraziare i numerosi soci che hanno collaborato alla organizzazione della nostra "Settimana"; anzitutto Federica Emiliani che, anche quest'anno, ha preparato il manifesto generale, capolavoro di smaglianti colori; il corredo iconografico di supporto è frutto della professionalità di Alessandro Tedeschini. I soci Alessio Angelini e Bruno Pinto hanno curato la preparazione della sede; Davide Brocchieri e Luca Tringali i sussidi informatici; Carlo Roncati il materiale per le dimostrazioni in 3D. Nel corso delle prossime giornate si alterneranno al tavolo della Presidenza, il Vicepresidente Angelina Chinè ed il Segretario Generale Francesco Bubbico.
Molti di noi hanno vasta esperienza di docenti e ricercatori ed hanno utilizzato le conoscenze per impostare una "Settimana" aggiornata e soprattutto pedagogicamente valida. Siamo legittimamente soddisfatti per come abbiamo fatto progredire questa manifestazione nel corso dell'ultimo triennio. Gli studenti delle scuole più prestigiose della Capitale, dal "Liceo Classico Tasso" al "Liceo Scientifico Avogadro" hanno visitato la bella sede di "Villa Esmeralda", rappresentando, anche quest'anno, la componente del pubblico più numerosa e, ne siamo certi, particolarmente attenta ed intellettualmente motivata.
Ma è tempo ora di introdurre la nostra "Settimana" con la mia relazione, grazie.